Uno dei metodi classici più usati per fare profitto nel forex è tradare nelle oscillazioni di prezzo, sia che esse siano al rialzo che al ribasso.
Molti traders mettono a punto delle strategie personali per ottenere il massimo da questo tipo di sistema di trading: il massimo significa in particolar modo capire quando siamo effettivamente all’interno di un’oscillazione o meno.
Siccome le variazioni dei prezzi generalmente si incanalano in una gamma di prezzi e compiono delle onde, riuscire ad imbeccare il punto minimo o il punto massimo all’interno delle onde può tradursi in manciate di pips facili.
Principalmente vengono utilizzati all’uopo indicatori come Rsi, Ema e Bande di Bollinger.
In questo caso andiamo a vedere il sistema sulle oscillazioni con un indicatore incrociato tra i primi 2, chiamato Trend Strength (ovvero forza del trend) e così calcolato: Ema (Rsi 21,3)-50
L’indicatore serve per individuare i punti in cui il trend è incanalato e teoricamente dovrebbe rimbalzare e non proseguire diritto verso l’alto o il basso.
Le regole sono le seguenti:
- il Ts deve rimanere tra il livello 10 e -10 per essere in fase laterale (cioè incanalato)
- se il Ts è tra 10 e 20 o tra -10 e -20 allora siamo in fase di trend
- sotto a -20 e sopra a 20 si è in ipervenduto e ipercomprato e si può tradare solo in caso di divergenza dei prezzi.
Si può aprire una posizione short profittevole quando il prezzo tocca la linea superiore delle Bande di Bollinger e il Ts è tra 10 e -10, o long quando toccando la linea inferiore delle BB il Ts è tra 10 e – 10.
Possiamo altrimenti tradare in situazioni di trend (cioè con Ts tra 10 e 20 o -10 e -20), quando la quotazione supera la WMA 5 in ribasso e poi torna di nuovo sopra: in questi casi le probabilità di successo sono molto alte.
La chart chiarirà le idee: