Nel forex è fondamentale conoscere gli orari in cui avvengono le contrattazioni, in particolar modo gli orari più affollati, al fine di scegliere se operare nei momenti di maggiore volatilità o meno.
Siccome a differenza di altri mercati, come la borsa, il forex è aperto 24h su 24 dal lunedì al venerdì, è bene avere chiaro in mente lo svolgimento del corso della giornata, che si regola sull’apertura dei mercati nelle diverse parti del mondo secondo i vari fusi orari.
Questo è lo schema principale, con l’ora GMT che detta le leggi, essendo quella di riferimento.
Per noi italiani l’orario può essere dedotto aggiungendo al GMT un’ora d’inverno e 2 ore con l’arrivo dell’ora cosiddetta “solare” (che in realtà è l’ora legale estiva, che si differenza dall’ora legale).
Una panoramica visuale è la seguente:
Il trader forex sappia che all’apertura della domenica sera (ore 23.00 in italia) il mercato è poco movimentato, per cui assisterà a brevi oscillazioni anche dei cross più battuti.
Le ore pomeridiane centrali, fino alla prima serata, sono in assoluto quelle più frequentate, vuoi per l’apertura di Londra, ma soprattutto per la sovrapposizione con New York, come si vede dalla seguente tabella:
Questo non significa che non si possano trarre profitti negli altri orari, ma è chiaro che in questi momenti le occasioni si presentano in numero maggiore.
A livello di attività la sessione di Londra statisticamente ha un 30% sui movimenti, con la pair Gbp/Usd in assoluto tra le più battute.
La regina è New York, che vanta il cross più fluido di tutti: l’ Eur/Usd. Nelle giornate di grande volatilità non è raro vedere spostamenti anche di qualche migliaio di pips verso l’alto o il basso, nelle ore più calde.
Gli orari ci vengono incontro non solo come amici, ma anche come nemici in alcuni casi.
Infatti con il cambio del giorno (ore 23.00 in Italia), le operazioni rimaste aperte vengono tassate dal nostro broker, che applica lo swap.